“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico ne' in eccesso ne' in difetto, avremmo trovato la strada per la salute" (Ippocrate 460-a.C.).

martedì 26 ottobre 2010

BENEFICI DELL' ATTIVITA’ FISICA NELL’ ANZIANO

Con il passare degli anni, si va incontro ad una serie di problematiche fisiche che vanno ad interessare un po' tutti gli organi del nostro corpo. L’esercizio fisico razionale e costante fa si che questa degenerazione rallenti e in alcuni casi regredisca,portando molteplici benefici/ vantaggi rilevanti all’anziano tra i quali:
Ø funzione di aggregazione sociale
Ø incremento dell’autostima
Ø contrasto di alcune patologie frequenti/croniche (ipertensione,diabete,patologie cardiovascolari,osteoporosi,ecc..)
Ø migliorie estetiche
Ø ottimizzazione del BMI
Ø maggiore forza,resistenza allo stress e alla fatica
Ø aiuta a mantenersi in forma
Ø aiuta a controllare l’appetito
Ø riduce il colesterolo Ldl, aumenta l’Hdl,riduce i trigliceridi
Ø riduce i valori pressori arteriosi e la frequenza cardiaca sia a riposo che sotto sforzo

Numerosi studi, hanno dimostrato che la mortalità totale(in particolare quella legata ad accidenti cardiovascolari) è ridotta del 25% in soggetti ben allenati.
I primi dati relativi ad una valutazione quantitativa degli effetti benefici dell’attività fisica risalgono al XIX secolo – In passato pochi studi hanno indagato gli effetti dell’attività fisica regolare nella popolazione anziana. Da una ricerca nella letteratura medico - scientifica su attività fisica,fitness cardiorespiratorio , e rischio di mortalità,risulta che su 1014 studi a riguardo solo 9 sono stati condotti su popolazione anziana. Ciò è dovuto al fatto che in passato si pensasse che l’attività fisica per gli anziani fosse deleteria e che influisse negativamente sull’equilibrio psicofisico instauratosi in essi nel corso dell’invecchiamento.)

Un quadro dettagliato di attività fisiche consigliate in terza età a seconda degli obiettivi e dei relativi benefici ,è il seguente:
Apparato cardiovascolare:l'attività consigliata consiste in esercizio aerobico pianificato e regolare ( 60/70% di Vo2 max) improntato preferibilmente sul singolo individuo.

I benefici :
- Prevalenza del sistema vagale parasimpatico rispetto al simpatico con conseguente diminuzione della frequenza cardiaca a riposo.
- Aumenta la capacità contenitiva e di eiezione del cuore, con conseguente volume ematico eiettato maggiore ad ogni contrazione.
- Miglior trasporto di O2 causato dalla sua maggior diffusione nei polmoni e maggiore scambio nel letto alveolare.
- Aumenta la soglia aerobica .

Apparato osteoarticolare: l'attività consigliata consiste in razionale esercizio con carico (pesi leggeri dal 5 al 20% del massimale e 50-60% in situazioni che lo permettono) ed
a carico naturale.Mobilizzazione articolare e stretching.

I benefici:
- Stimolazione delle strutture ossee, con ottimizzazione del rapporto attività osteoblastica/ osteoclastica e conseguente aumento o preservazione della densità ossea causato da una diminuzione dell’attività osteoclastica (riassorbimento osseo).Fondamentale per le donne in menopausa.
- Tendini,legamenti,capsule articolari diventano più robusti/resistenti alle varie sollecitazioni con conseguente aumento della “soglia di rottura".
Migliora il “nutrimento” cartilagineo.

Sistema muscolare: l'attività consigliata consiste in un programma motorio pianificato e regolare (di tipo aerobico e per la forza resistente), eseguito con intensità sub-massimale tale da prevenire accumulo di acido lattico.

I benefici:
- Aumenta la capillarizzazione delle fibre rosse con effetti benefici sulla pressione arteriosa (BMI ottimizzato).
- Diminuzione massa grassa e aumento massa magra.
- Il lavoro di forza resistente aumenta la densità/diametro dei miofilamenti di actina/miosina.
- Divengono maggiori le scorte di glicogeno muscolare e di trigliceridi nel muscolo a scopi energetici.
- Aumenta la velocità degli enzimi preposti al lavoro aerobico.
- Aumenta il numero dei mitocondri all’interno delle fibre ossidative con conseguente maggior utilizzo lipidi ad inizio attività rispetto al glucosio con conseguente riduzione massa grassa.
- Aumenta il trofismo di gruppi muscolari fondamentali a livello posturale/sinergico a prevalenza di fibre rosse come quelli che interessano rachide,addome,etc...

Metabolismo: Necessaria corretta correlazione tra attività fisica e regime alimentare ottimale.Esercizio fisico regolare per limitare le iperlipidemie. Utile anche il potenziamento di gruppi muscolari al 40-70% 1RM.

I benefici:
- Calo ponderale con ottimizzazione BMI.
- Ruolo dell'attività fisica nel miglioramento della sensibilità all'insulina in modo indipendente dal calo ponderale.L’effetto sulla resistenza insulinica dipende da un netto miglioramento del metabolismo del glucosio.
- Rischio di diabete tipo 2 in soggetti fisicamente attivi minore del 33-50% rispetto agli inattivi.

Fattori neuroendocrini: Necessario essenzialmente allenamento anaerobico.

I benefici:
- Incremento di testosterone plasmatico,GH(ormone crescita).
- Decremento di cortisolo (C)a riposo e sotto sforzo.

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